Wegrzych Maria
Coniugato/a con: /
In Italia a: /
In Italia da: /
Percorso di internamento: Bolsena (VT) nell'agosto '40; Acquapendente (VT) da dicembre '41 a gennaio '43 (APz); Urbania (PS) dal 21/1/'43 al 15/9/'44, incluso un periodo di carcere dal 5 febbraio '44, sicuramente fino a maggio.
Ultima località o campo rinvenuti: Urbania (PS)
Deportato: no
Ucciso in Italia: no
Dopo la fuga e/o la liberazione a: /
Fonti: A1; A2; ASCU; ASCU2; APz.
Presente fasc. in ASP: no
Profilo biografico:
Presso l’Archivio di Stato di Pesaro su di lei non c'è fascicolo e i dati sono desunti da altre fonti.
Il suo domicilio precedente l'internamento risulta essere Ginevra, la sua professione, quella di cameriera.
Internata a Bolsena nell'agosto '40, resta in Provincia di Viterbo per oltre due anni, poi nel gennaio '43 è trasferita a Urbania in Provincia di Pesaro. Maria e Gerrildine Kaempf Priken conoscono un percorso di internamento pressoché identico, a partire da Bolsena. La seconda in un documento è detta affittacamere e ariana. Anche Maria in uno di questi testi è definita ariana, ma è classificata come ebrea nelle liste della questura.
Dai registri contabili degli internati a Urbania nel luglio e nel settembre '43 risulta che Maria fosse sussidiata. Durante tale periodo riceve piccoli aiuti finanziari dalla Nunziatura apostolica (1 volta), dalla Legazione Svizzera (8 volte), dalla Croce Rossa polacca con sede a Roma e dal Consolato di Svizzera.
Il 5 febbraio '44 il questore ordina di incarcerarla a Pesaro e di sottoporla a visita medica per valutare se sia o meno idonea al campo di concentramento. Il mese seguente viene dichiarata idonea. Nel maggio è ancora reclusa, come sappiamo da una lettera dell'amica Kaempf.
Una volta scarcerata è nuovamente internata fino al 15 settembre '44.