Levi Salomone (detto Enrico)
Coniugato/a con: Cerdon Celestina
In Italia a: Trieste
Percorso di internamento: Sassocorvaro (PS) da novembre '41. Ricoverato per circa tre mesi in ospedale, ottiene la revoca il 28/5/'42 per “atto di clemenza del Duce”.
Ultima località o campo rinvenuti: Sassocorvaro (PS)
Deportato: sì
Ucciso in Italia: no
Dopo la fuga e/o la liberazione a: /
Fonti: ASP; ASCS; ASCTS; Car; LDM.
Presente fasc. in ASP: sì
Profilo biografico:
Era commerciante. Come scrive il prefetto di Trieste, Tamburini, viene allontanato dalla città in quanto, "pur non avendo palesemente dato luogo a rilievi… è da considerarsi elemento infido e capace di diffondere a correligionari e stranieri notizie allarmistiche e disfattiste." Inoltre la sua attività sarebbe "dannosa alle finanze dello Stato". Egli vende indumenti e cose usate a "sudditi albanesi" e commercia in preziosi e napoleoni d'oro. Per tale attività lo si vede in compagnia di "noti incettatori" di valuta estera e di albanesi "fortemente indiziati" di esercitare il contrabbando, pertanto tale sospetto cade anche su di lui, giudicato un “sospetto politico”.
Prima di essere destinato a Sassocorvaro in Provincia di Pesaro, dove giunge nel novembre '41, Levi conosce il carcere di Trieste.
Dal comune pesarese doveva essere inviato a Mombaroccio, trasferimento annullato per l’età avanzata. Intanto la moglie “ariana” chiede per lui la revoca della pena, che viene concessa per atto di clemenza del duce nel maggio del '42. Lei muore pochi mesi dopo (dicembre).
Il ritorno nella città natale conduce l'ex internato a una tragica fine, come sappiamo dal Libro della memoria. Arrestato a Trieste il 24 aprile '44, detenuto in un carcere non identificato, è deportato da Trieste ad Auschwitz, dove viene ucciso all'arrivo in data ignota.
Presso l'anagrafe del comune di Trieste, dal quale è cancellato "per irreperibilità" nel '53, non risulta la morte in seguito a deportazione. La famiglia non aveva figli. La stessa fonte riporta una data di nascita molto posteriore che pare errata e la data delle nozze, avvenute il 2/8/1913.