Scheda

Abinum Violetta (Ivete)



Didascalia:

Violetta (Ivete) Abinum a Shijak nel 1942 poco prima di raggiungere Sant'Angelo in Vado. USC Shoah Fondation.

Famigliari compresenti: genitori e fratello
Coniugato/a con: nubile
In Italia a: Sant'Angelo in Vado (PS)
In Italia da: Schiak, Albania
Percorso di internamento: Sant'Angelo in Vado (PS) dal 2/2/'43 al 2/12/'43, giorno della fuga.
Ultima località o campo rinvenuti: Sant'Angelo in Vado (PS)
Deportato: no
Ucciso in Italia: no
Dopo la fuga e/o la liberazione a: Firenze; San Paolo del Brasile.
Fonti:

ASP; ASCCast; Geni, S. Fond.


Presente fasc. in ASP: no
Profilo biografico:

Violetta Abinum appartiene a famiglia jugoslava di Belgrado. I suoi dati sono contenuti nel fascicolo del padre Abinum Ica  presso l’Archivio di Stato di Pesaro.

Quando entra in Italia dall'Albania nel gennaio del '43, Violetta  ha otto anni. Con lei la madre Laura e il fratello quattordicenne Giovanni. Il padre era giunto tredici mesi prima, in quanto era stato deportato da Spalato e internato a Castellamonte nell'allora provincia di Aosta. I genitori fanno in modo di potersi riunire, pertanto nel febbraio '43 vengono internati tutti e quattro a Sant'Angelo in Vado (PS), dove ricevono il sussidio statale. 

Il 2 dicembre '43 la famiglia si rende irreperibile. La polizia avvia la ricerca in un vasto raggio, compreso il territorio di Firenze, senza riuscire a trovarli. 

Da ricerche successive veniamo a sapere che dopo un periodo di latitanza in montagna con i partigiani, la famiglia approda a Perugia e qui vive la Liberazione nel giugno '44. Dal 1945 al dicembre '47 è a Roma, dopodiché emigra in Francia. Nel novembre 1950 lascia l'Europa per la Bolivia e nel '53 si trasferisce definitivamente a San Paolo del Brasile dove nel 2018 Violetta (ora Ivete), coniugata Galfi, è ancora vivente. 

Preziosa, anche per i  riferimenti alle vittime della Shoh entro la famiglia, si rivelerà l’intervista rilasciata nel 1998 dal fratello Giovanni-Michel all’USC Shoah Fondation Institute Visual History Archive, per la cui trascrizione si può vedere la seconda parte della scheda del padre Ica Isacco Vladimir