Terracina Umberto
Dalla scheda segnaletica della Questura di Pesaro del giugno ’41.
Famigliari compresenti: /Coniugato/a con: celibe
In Italia a: Roma
Percorso di internamento: Irsina (MT) presente a luglio '40 fino a giugno '41; Macerata Feltria (PS) dal 17/6/'41 al 18/9/'42; Pesaro da settembre '42 al 22/3/'43, data della revoca per "atto di clemenza del Duce".
Ultima località o campo rinvenuti: Pesaro
Deportato: no
Ucciso in Italia: no
Dopo la fuga e/o la liberazione a: Roma
Fonti: ASP; EMF; ASCMF; Car.
Presente fasc. in ASP: sì
Profilo biografico:
Era commerciante, con negozio di camiceria e pelletteria a Roma, dove viveva.
E' segnalato nel giugno '40 dal questore della capitale quale ebreo antifascista capace di svolgere attività in contrasto con gli interessi della nazione.
Il mese seguente è destinato a Irsina in Provincia di Matera, dove gli vengono trovate e requisite Lire 1.750, oltre alla patente. Con lui il romano Mario Spagnoletto che pure sarà internato in Provincia di Pesaro, mentre gli altri ebrei - Bassan Oscar, Piattelli Alberto e Di Porto Settimio - seguiranno altre strade. Terracina viene giudicato benestante e quindi non avente diritto al sussidio.
Giunge in Provincia di Pesaro un anno dopo la segnalazione iniziale e viene internato a Macerata Feltria dove firma la prevista diffida il 17 giugno '41. Di qui viene trasferito per ragioni di salute a Pesaro capoluogo. La scheda della questura riporta come data di ingresso in provincia il 19 settembre '42, in realtà questa risulta essere la data del trasferimento in città da Macerata Feltria.
Dopo la revoca per “atto di clemenza del duce” nel marzo '43, non si hanno più notizie.