Russo Stella
Coniugato/a con: Gedalja Beniamino (Geza)
In Italia a: Castelnuovo di Cattaro (ora Montenegro)
In Italia da: Belgrado
Percorso di internamento: C. di c. di Kavaja (Albania) dal 22/7 al 24/10/'41; c. di c. di Ferramonti di Tarsia (CS) da ottobre '41 ad agosto '42. Macerata Feltria (PS) dal 23/8/'42 al 3 dicembre '43, giorno della fuga.
Ultima località o campo rinvenuti: Macerata Feltria (PS)
Deportato: no
Ucciso in Italia: no
Dopo la fuga e/o la liberazione a: Lecce (luglio '45)
Fonti:
ASP; A1; EMF; ASCMF; Ferr; Bad.
Presente fasc. in ASP: no
Profilo biografico:
Presso l’Archivio di Stato di Pesaro su di lei non c’è fascicolo. Per i suoi dati si veda quello del marito Beniamino Gedalja.
Arrestata con lui il 22 luglio '41 a Castelnuovo di Cattaro dopo l'occupazione della Jugoslavia da parte italiana, viene rinchiusa nel campo di Kavaja in Albania. Di qui approda al campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia (CS) dove rimane per circa dieci mesi.
Da agosto ’42 è in Provincia di Pesaro, a Macerata Feltria. La sua firma e quella del marito compaiono nel registro degli internati alla data del 31 gennaio '43 all’interno di un gruppo di 20 persone . Il 3 dicembre di quello stesso anno, nel momento dell’arresto generalizzato degli ebrei, è denunciata la loro fuga con altri internati: L.Scharfberg e i coniugi Schuschny.
Le testimonianze pubblicate nel volume Ebrei a Macerata Feltria collimano con le dichiarazioni del marito sull'aiuto ricevuto nel paese. La signora Iride Magi, che li aiutò a fuggire a Rimini dove loro avevano delle conoscenze, racconta che Stella Russo aveva subito durante precedenti interrogatori delle torture che le impedivano di avere figli.
Dopo l’allontanamento si perdono le loro tracce.